RICETTARIO DEGLI AVANZI
Questo articolo è stato scritto da Gianni.Roberta
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Sabato 22 giugno
Laboratorio di panificazione tenuto da Giulia Landini
Durata del corso:
dalle 09:00 alle 18.30
* Perché del corso
Questo corso vuole riportare il ‘saper fare’ nelle nostre vite: in particolare, saper fare il pane con la pasta madre, la base della nostra alimentazione quotidiana, il cibo del tempo dei tempi. Fare il pane diviene un atto rivoluzionario in quest’era consumistica che oggi, a causa della crisi, ci fa sentire più poveri e soli.
Ri-
Un corso per tutti i rivoluzionari del nuovo millennio.
* Obiettivi
Il nostro obiettivo è quello di farvi (ri)scoprire la bellezza di mettere le mani in pasta (madre).
Alla fine di questa giornata saprete autoprodurre il pane con pasta madre per voi e la vostra famiglia.
Partendo dal rinfresco della pasta madre, si passerà all’impasto del pane e alla prima lievitazione, per concludere con la preparazione della forma, la seconda lievitazione e, infine, la cottura. Verranno spiegati trucchetti per una lievitazione e un impasto migliore, le varie tipologie di farine e la loro predisposizione alla lievitazione, cos’è la pasta madre, la sua storia e come mantenerla.
Ogni partecipante realizzerà la propria pagnotta.
Ai partecipanti verrà regalata la pasta madre centenaria di Giulia e una brochure con le ricette ideate e sperimentate da lei
* Come si svolge il corso
* Cosa serve per partecipare al corso
Ogni partecipante dovrà venire munito:
Partecipanti
Minimo 6 persone massimo 10
Docente: Giulia Landini
Questo articolo è stato scritto da Gianni.Roberta
La crisi della pesca è talmente grave che si identifica con la fine di un’epoca. Un ciclo si chiude, e le associazioni dei pescatori organizzano progetti di pesca turismo, servizi ambientali, o didattici, che però richiedono finanziamenti e sostegni per l’assunzione di giovani al di sotto dei quarant’anni.
Non molti ragazzi vogliono fare i pescatori. E comunque non ci sarebbe lavoro, i pescherecci di una volta sono sorpassati da metodi di pesca industriale, che dominano il mercato e possono diventare aggressivi per l’ambiente. L’economia ittica deve cambiare, ma non si vede in quale direzione.
Le iniziative didattico-educative fanno pensare ai piccoli pescatori e ai loro prodotti come a delle attrazioni per turisti, oppure come a specie da proteggere, a rischio estinzione. E invece è da qui che deve partire la rinascita, e siamo noi consumatori, nel tempo, a poter fare la differenza. Il mare italiano ha già esaurito la quota di pescato fissata per il 2013, e siamo solo a maggio. In Adriatico non si pescano più acciughe, questo è un segnale della sofferenza dei nostri mari.
Se ci abituassimo a consumare specie ittiche diverse dai pesci-bistecca, quelli facili da cucinare perché senza lisca, in qualche modo potremmo influire sul futuro mercato. Cosa scegliere? Il pesce che coniuga la eco-sostenibilità con la tutela della salute è quello che nasce e completa in suo ciclo di vita in un tempo breve, e non raggiunge una grossa taglia: saraghi, triglie, sgombri, aringhe, sardine, acciughe, sogliole. Sono pesci che riescono a riprodursi prima di essere pescati, e non hanno il tempo di accumulare una quantità significativa di metalli nell’arco della vita.
Certo, non tutto dipende dalle nostre scelte. C’è l’inquinamento, e c’è il riscaldamento globale. Ma insomma, qualcosa anche noi possiamo fare.
Questo articolo è stato scritto da Gianni.Roberta
Se avete esaurito le idee di come cucinare quelle fantastiche trote che arrivano ogni 2 settimane, provate questa ricetta. E’ necessario preparare 300 g di filetti senza pelle, quindi si lasciano 24 ore in una salamoia con 300 g di aceto di mele in cui scioglieremo 17 g di sale e 17 g di zucchero, en goz de grappa.
Trascorso questo tempo le scoliamo, le tagliamo a bocconcini e le copriamo con olio ex. un pò di rosmarino e pepe. Si conserveranno per circa 2 mesi al buio. Le possiamo mangiare con una insalatina fresca, pinoli tostati e pezzettini di pane casereccio tostato, oppure con patate lesse olio ex. d’oliva e prezzemolo, o così, sul pane imburrato….
Buon lavoro e buon appetito da Enrica
Questo articolo è stato scritto da gianni.enrica
1 Kg. di Farina
2 bustine lievito nel latte tiepido (750 cc di latte)
Sale: 3 cucchiaini e 1/2
Zucchero: 1 cucchiaino
Olio: 1 cucchiaio grande
Si impasta tutto insieme fino a che non diventa il tutto omogeneo.
Avvolgere la pasta in un panno e lasciare lievitare (un paio d’ore circa)
Una volta lievitato stendere con il matterello (spessore di circa mezzo centimetro).
Preriscaldare l’olio per friggere e tagliare la sfoglia a rettangolo (5/6 cm * 2/3 cm).
Friggere in olio bollente e abbondante fino a che lo gnocco fritto non si sarà gonfiato.
Riporre in carta assorbente e servire ancora caldo.
E buon appetito…
Questo articolo è stato scritto da sinigaglia.giovanni
Avete mai provato… l’insalata di zucca? Pulite una zucca Hokkaido e tagliate la polpa a dadini. Cuocete i dadini in acqua bollente salata per 5 minuti. Scolate e lasciate raffreddare. Sbucciate e tritate una cipolla di media grandezza. Pulite un peperone, meglio se verde, e tagliatelo a strisce sottili. Fate a parte una salsa con olio extravergine di oliva, senape e sale e frullatela bene. Mescolate infine la salsa con i dadini di zucca uniti alla cipolla ed al peperone.
Questo articolo è stato scritto da sinigaglia.giovanni
Avete mai provato… le zucchine saporite? Tagliate a fettine oblunghe delle zucchine e tenetele per circa un’ora in un miscuglio di due cucchiai di olio extravergine d’oliva con sale, erbe aromatiche e pepe. Riscaldate due cucchiai di olio in una padella e fate soffriggere le zucchine con il condimento. Servitele come pietanza, o contorno o anche come antipasto.
Questo articolo è stato scritto da sinigaglia.giovanni
Avete mai provato… i ravioli con salsa di noci? Sciogliete in una padella un po’ di burro con uno spicchio d’aglio schiacciato e un po’ di aghi di rosmarino. Unite delle noci tritate, salate e pepate e lasciate cuocere piano per 5 minuti. Cuocete i ravioli in acqua salata, scolateli e versateli nella padella. Mescolate per insaporire e servite il tutto con una spolverata di formaggio grattugiato.
Questo articolo è stato scritto da sinigaglia.giovanni
Avete mai provato… i finocchi fritti? Tagliate in 4 pezzi alcuni finocchi e lessateli in acqua salata. Scolateli e ricopriteli con oli, succo di limone, sale e noce moscata e lasciateli marinare per circa 1 ora. Scolateli, passateli in farina, in uovo sbattuto e in pangrattato quindi friggeteli in abbondante olio. A parte preparate una salsa scaldando 4 cucchiaini di olio con 50 grammi di burro e aggiungendo dei capperi tritati ed il succo di mezzo limone. Servite i finocchi con la salsa a parte.
Questo articolo è stato scritto da sinigaglia.giovanni